Il fenomeno migratorio interpella in vario modo gli operatori della salute mentale.

Il fenomeno migratorio interpella in vario modo gli operatori della salute mentale. In quanto persone, ci propone il tema delle diseguaglianze socioeconomiche, delle guerre e dei conflitti su base etnica o religiosa, delle persecuzioni e delle torture che sottendono gli attuali  flussi migratori. Assistiamo a una sorta di anestesia della condivisione della sofferenza e dello sdegno rispetto a tali tragedie, o, peggio, l’insinuarsi della paura, del rifiuto, di automatiche reazioni di difesa. In quanto cittadini, le migrazioni rappresentano una sfida alla solidarietà, il problema della partecipazione a progetti di società accoglienti piuttosto che egoiste, il dovere di vigilanza e di difesa dei diritti umani, anche attraverso scelte politiche. Più che un rischio, il successo del populismo xenofobo è una realtà che succede. Come professionisti, il confronto con la particolarissima situazione esistenziale della persona migrante impone un impegno di formazione, un desidero di curiosità e comprensione, un bisogno di immaginazione, empatia e apertura quasi mai semplici. Questo numero di Rivista Sperimentale di Freniatria raccoglie contributi attorno al tema delle dislocazioni, e affronta il fenomeno migratorio, che è di per sè molteplice e sfaccettato – ogni progetto migratorio è unico e speciale- sotto vari punti di vista: quello della psichiatria transculturale, quello della psicopatologia, quello etico, quello clinico. Crediamo che la varietà dei contributi rifletta la complessità del tema, in un mondo dove tutto è artificialmente vicino e nello stesso tempo in cui le distanze in termini di opportunità e giustizia rimangono estreme. PER L 'ACQUISTO DEL FASCICOLO RIVOLGERSI A FRANCO ANGELI EDIZIONI