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La etiologia determinante nella nevrosi traumatica da guerra

Nando Bennati (1916)

 

RIASSUNTO Sotto la denominazione di nevrosi traumatica di guerra ho studiato un complesso di forme nevrosiche, le quali non corrispondono a una individualità nosologica, ma presentano delle affinità qualitative e quantitative, per cui appare giustificato il raggrupparle nosograficamente. Si tratta di malattie che insorgono in soggetti non spiccatamente predisposti, in dipendenza della complessa neurotraumatologia di guerra. Mancando una specifica predisposizione a malattia nervosa, ed essendo la malattia in relazione esogena con i traumi psichi ci di guerra, fino a un certo punto uniformi nella loro essenza, la malattia stessa suole presentare nei vari Casi un insieme sindromi abbastanza uniforme. Così, disturbi funzionali, non organici o addizionati a fatti organici, della sensibilità o della motilità, esclusivamente localizzati alla parte ferita, e quindi corrispondenti a una ben cospicua impressione psichica, detti disturbi, giustificati pertanto dalla ragione esogena, non implicano una costituzione isterica; essi possono considerarsi affratellati con gli altri disturbi della coordinazione funzionale propri degli esaurimenti nervosi non qualificati, che costituiscono per noi la maniera più comune e, per così dire, più regolare di reazione patologica del sistema nervoso al traumatismo psichico di guerra. È in tal modo dimostrata la conglobazione nel gruppo convenzionale della nevrosi traumatica di guerra anche delle forme che presentano fatti isteroidi, e non isterici, di perlurbamento funzionale nella parte direttamente colpita dal trauma fisico; la cui presenza o meno è del tutto contingente, e non presuppone una saliente differenza nella predisposizione individuale. Pertanto, come dissi che i limiti della nevrosi traumatica di guerra così concepita non sono affatto netti nè decisi, è prevedibile - e la Casistica lo conferma - che possano aversi insorgenze nevrosiche in seguito ai più svariati raggruppamenti di motivi etiologici e ai più svariati gradi della entità causale, determinante quantitativa. Conforme alla concezione nostra, escluderò dal computo delle nevrosi traumatiche di guerra quelle insorte al primo accenno della etiologia relativa, quando quest' ultima appariva trascurabile di fronte alla predisposizione individuale evidentemente preponderante. Nello stesso tempo, nessuno dei molti elemenli psicoperturbatori che compongono la complessa traumatologia psichi ca di guerra appare indispensabile. Per lo più si vedono associate eventualità che costituiscono fattori etiologici noli (irregolarità dell' alimentazione e del sonno; esposizione prolungata all' umidità; alterazioni fisiche quali l'artritismo, il basedowismo e l' alcoolismo); ma, se e quanto sia stato nei Casi concreti studiati il loro contributo causale, è difficile poter dire. Il complesso dei Casi mostra invece, chiaramente, la efficienza di taluni argomenti etiologici. Sovratutto appare dimostrato come soglia occorrere, a ingenerare la malattia conclamata, un complesso di traumi psichi ci anzi che un trauma isolato. E la Casistica stessa mette in evidenza principalmente due meccanismi d'azione, per cui l'addizLonamento dei traumi ha il suo effetto patogenetico: l'anafilassi neuropsicologica (Boschi e Bennati N.) e il consumo, secondo Edinger.

Ospedale Militare di Riserva di Ferrara - PRIMO RIPARTO DI MEDIClNA  (Capo Riparto Prof. G. BOSCHI Magg. medico)  La etiologia determinante nella nevrosi traumatica di guerra  DEL DOTT. NANDO BENNATI  S. Ten. medico, Assistente  ( 132-2)  [49] Ricorreranno spesso nella presente Nota, in relazione con il tema, parole e idee inerenti a emozioni depressive: saranno presi in...

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